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Cervello e intestino: quali connessioni?

Ansia, brain-fog e depressione sono solo alcuni dei problemi che molti di noi lamentano e che potrebbero trovare nel microbiota intestinale un alleato prezioso.

La comunicazione tra microrganismi intestinali e cervello è ormai nota, ma il tema che è in pieno fermento è la capacità di modulare le funzioni emotivo-cognitive attraverso la modulazione del microbiota, attraverso l’alimentazione, l’integrazione probiotica e il trapianto fecale.

È stato dimostrato infatti che tra i segnalatori con cui i batteri comunicano col cervello ci sono gli acidi grassi a corta catena (SCFAs), che derivano dalla fermentazione delle fibre polisaccaridiche introdotte con la dieta mediante verdura, frutta, cereali integrali, frutta secca, semi oleosi e legumi.

In questa review (2022), O’Riordan e colleghi analizzano del dettaglio in che modo gli acidi grassi a corta catena partecipino all’asse gut-brain e suggeriscono alcuni modi per produrli stimolando il microbiota intestinale.

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