È ormai noto che la nutrizione svolga un ruolo importante nella patogenesi della malattia di Alzheimer e che il microbiota intestinale sia un attore chiave in questi processi.
I cambiamenti nella dieta (sia negativi che positivi) possono influenzare la composizione del microbioma, influenzando così l’asse intestino-cervello e il conseguente rischio di progressione della malattia di Alzheimer.
Nella review segnalata si fa il punto sulla relazione tra microbiota intestinale e dieta con il rischio di progressione o insorgenza della malattia di Alzheimer.
Vengono discussi i meccanismi potenzialmente coinvolti in questi processi, nonché il potenziale terapeutico dei probiotici e dei prebiotici.