In questo recentissimo lavoro (dic 2021), Zuo e colleghi hanno caratterizzato il microbiota intestinale di pazienti ospedalizzati affetti da SARS-CoV-2, sia in presenza sia in assenza di sintomatologia intestinale.
I risultati mostrano che, anche in assenza di sintomatologia intestinale, sia possibile continuare a rilevare il virus nel campione fecale, e che il microbiota intestinale risulti modificato a favore di una iperproliferazione di microrganismi potenzialmente dannosi, come Collinsella aerofaciens, Collinsella tanakei, Streptococcus infantis e Morganella morganii.